Marce su Rome: il nuovo mockumentary crossmediale del regista di Bishonnen e Chiamami

by | Aug 8, 2014 | Uncategorized

Venerdì, 8 agosto 2014

(Sezione speciale Webserie Plus)

 

Qualche settimana fa Michele Pinto, il regista delle webserie Chiamami e Bishonnen, mi ha raccontato di una nuova, e davvero particolare, webserie che ha girato con l’iPhone mentre si recava con l’amico e collega Fabrizio Fallacara al Rome Web Awards, lo scorso aprile 2014. E io ho colto l’occasione per farmi raccontare un po’ tutto quello che c’è dietro alla Morpheus Ego Kinema, la società di produzione con cui ha targato le sue webserie, scoprendo così una realtà longeva e attiva sin dai primi anni del 2000, nonché un nuovo progetto; uno spin-off webseriale che strizza l’occhio al mockumentary on the road e al mondo di Doctor WhoMa…Eccovi il racconto.


“La Morpheus Ego nasce nel 2002 come associazione culturale e in seguito diviene anche una realtà aziendale. I membri fondatori inizialmente erano una decina e in quel periodo lavoravano al lungometraggio LA TORMA, che sbarcò persino a Milano (proiettata nella prestigiosa sala Diaz), su richiesta dell’allora presidentessa della Provincia lombarda, Ombretta Colli.

 



In  tempi in cui, YouTube, gli YouTuber e quindi anche le webserie non esistevano, la Morpheus Ego era attiva su un campo ancora poco esplorato ed era determinata a fare cinema creando una piccola realtà produttiva in Puglia, la Morpheus Ego appunto. Una piccola realtà che con il tempo è cresciuta, affiancando alle video produzioni, “frutto di collaborazioni avviate da anni con altre realtà, operanti sul territorio della provincia di Bari”, anche rassegne cinematografiche, spot aziendali, riprese televisive, sfilate di moda, eventi, nonché le webserie Chiamami e Bishonnen.
 
L’idea di Chiamami nasce nel 2005 quando “mi capitò di leggere notizie di persone che, per arrotondare il loro basso stipendio e far fronte a numerose spese, erano costrette a prostituirsi. Riflettendoci colsi l’occasione al volo e con l’aiuto del mio storico sceneggiatore Raffaele Tedeschi, iniziai a gettare le basi di un racconto che sarebbe stato innanzitutto di denuncia sociale, arricchito però dai tipici elementi della classica commedia all’ italiana”, mi racconta Michele.
In quell’anno, in Italia, le webserie erano ancora una novità assoluta, quindi la Morpheus Ego si trovò a proporre un progetto innovativo, riuscendo così “ad aderire a un bando regionale che aveva lo scopo di finanziare idee originali che valorizzassero la Puglia”.

Il progetto ha ottenuto il finanziamento e, dopo due anni di lavoro, a seguito della messa online della webserie, questa è stata notata da Antonio Stornaiolo (comico del duo Toti&Tata con Emilio Solfrizzi) “che all’epoca era il direttore artistico dell’emittente barese Antennasud e che volle a tutti i costi mandare in onda “Chiamami” nel palinsesto televisivo del 2011″. Dal 2005 a oggi, Chiamami ha continuato a raccogliere consensi, ottenendo anche il premio Best Social Impact al Rome Web Awards 2014 per il miglior messaggio sociale trasmesso.

 
La prima webserie targata Morpheus Ego arriva dunque sul piccolo schermo, dimostrando che le webserie sono la strada da seguire, quella che permette di sperimentare, di provare soluzioni narrative originali e alternative. E seguendo questa strada, la Morpheus, arriva a Bishonnen, webserie fantascientifica vincitrice, al Campi Flegrei Web Series Fest 2013, della menzione speciale della giuria tecnica per il tessuto narrativo e visivo più originali, del premio Miglior Regia al Rome Web Awards 2014 e del Premio della Giuria Popolare all’Ariano International Film Festival 2014.

“Dopo Chiamami sentivamo la necessità di narrare qualcosa di meno solare e più cupo, se vogliamo anche più malinconico”, che però dimostrasse come anche “dalle esperienze negative e che ci segnano” sia possibile ricavare insegnamenti, “ma soprattutto energia creativa”.

“Bishonnen è ispirato a un vicenda autobiografica”, racconta Michele Pinto, “che ho deciso di narrare in maniera non proprio politically correct e soprattutto mediante l’originale taglio narrativo della science fiction”.
 
Due webserie diverse tra loro, ma che si sono fatte portatrici di messaggi sociali forti; Chiamami, più solare, goliardica e colorata racconta la prostituzione in una maniera diversa dal solito, mentre Bishonnen, più cupa, profetica e riflessiva, narra attraverso la fantascienza, la violenza sulle donne.
“Chiamami è la Puglia. Persino nei titoli di coda ho inserito delle finestre video come piccoli spot sulla gastronomia della mia terra, sulle orecchiette, sui trulli ecc. E le 10 puntate che la compongono sono un gesto d’amore verso questa regione meravigliosa. Un racconto che si inerpica sempre in maniera divertente e goliardica ma che, ahimè, si conclude poi tragicamente (oops! Spoiler…). Bishonnen, invece, corrisponde di più alla mia anima; è sperimentale anche nell’ordine degli episodi, che in realtà non hanno un ordine, poiché ogni fruitore può costruire la storia a modo suo, sovvertendone la sequenza e traendone pertanto riflessioni e spunti sempre diversi”.
 

Entrambe le webserie targate Morpheus Ego, come detto, hanno vinto premi e riconoscimenti per l’originalità delle idee alla base dei progetti: in Chiamami è stata apprezzata soprattutto la conclusione della storia, molto diversa rispetto a quelli che erano i presupposti e per la quale “molta gente si è davvero commossa una volta giunta all’epilogo”. E lo stesso si può dire per Bishonnen: “la gente ha compreso che l’ho scritta con lo stomaco”, mi racconta Michele, aggiungendo che “non è solo il racconto dei delicati equilibri uomo-donna, ma è soprattutto l’ennesima denuncia contro la violenza innata dell’essere umano”.
Quindi, entrambi i progetti, sono riusciti a trasmettere i messaggi che si erano prefissati e “con Bishonnen sono andato ben oltre”, continua a raccontarmi Michele; “molti spettatori hanno colto evoluzioni e messaggi che io stesso da autore non avevo previsto”.

 
Dopo le soddisfazioni portate da queste due webserie, la Morpheus si è cimentata in qualcosa di assolutamente nuovo e diverso da quanto proposto finora: Marce su Rome.
“Marce su Rome è il primo mockumentary crossmediale, che è anche un crossover tra una webserie (Bishonnen) e una serie TV molto famosa”, Doctor Who, “e narra le avventure on the road di una troupe diretta a Roma per gli Oscar delle webserie, nell’aprile 2014”.
Fabrizio Fallacara, l’attore protagonista di Bishonnen è stato candidato per la categoria Miglior Cattivo al Rome Web Awards, ma scompare misteriosamente. Il Dr. Who ha però un’idea: “rapire il personaggio che Fallacara interpreta nella webserie, cioè il custode del tempo, per costringerlo a partecipare al Rome Web Awards al posto di Fallacara”, pena la perdita della sua preziosa clessidra, che utilizza nel terzo webisodio di Bishonnen.
 

La webserie, composta da cinque webisodi in totale, è stata girata da Michele Pinto “durante il viaggio in camper dalla Puglia a Roma, in occasione della prima edizione dei Rome Web Awards. Quello proposto è uno spin-off di Bishonnen, che incontra il mondo del Dr. Who, dando vita a un interessante crossover webseriale”

Un’idea originale e divertente, nata fondamentalmente da una situazione: il viaggio in caravan per raggiungere il festival. Viaggio filmato interamente con l’iPhone, “in quanto non sono solo amante del genere “on the road”, che esalta il viaggio in quanto metafora, ma soprattutto perché appassionato di Kerouac e della beat generation. Infine, al tutto, ho aggiunto le contaminazioni derivanti dalla serie TV più longeva della storia, il Dr. Who, di cui siamo grandi fan”, nonché le contaminazioni della webserie Bishonnen.
Marce su Rome è dunque un progetto assolutamente innovativo, “folle, on the road e Bishonniano”, che dimostra come lo sprint creativo (e webseriale) possa nascere a partire da ogni situazione; in questo caso la candidatura a un web festival e il viaggio per raggiungerlo.
“Ciò dimostra sempre di più come i videomaker e gli webartist diano vita a un bel fermento artistico e creativo basato sulla Rete, vista sia come strumento lavorativo, sia come modello relazionale, che in Italia chiede di essere preso seriamente in considerazione”
 
Qui sotto trovate il primo webisodio di questo spin-off-mockumentary on the road webseriale Marce su Rome, targato Morpheus Ego. 
 
Stay tuned!
 

Chiara,
World Wide Webserie / About Me

 
 

 

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