Il momento a lungo atteso è finalmente arrivato: oggi, 22 ottobre 2015, Netflix sbarca in Italia. Vi spieghiamo come funziona, quali sono i prezzi, il catalogo italiano e proviamo a risolvere un dubbio: ma le serie di Netflix sono webserie?
COS’È NETFLIX?
COME FUNZIONA E A QUALE PREZZO?
Per fruire del servizio, è necessario avere dispositivi che ne supportino gli standard di trasmissione: questo comprende smart tv e console di gioco (Playstation, Xbox, Nintendo WiiU), ma anche lettori blu-ray e dispositivi mobili come smartphone e tablet. A seconda del pacchetto scelto, come detto, ci si potrà connettere da più apparecchi alla volta. Inoltre, con l’arrivo in Italia, molte compagnie telefoniche (come Vodafone e Tim) stanno già provvedendo a creare offerte che includano il servizio Netflix.
CHE COSA SI GUARDA SU NETFLIX?
Ma Netflix non si ferma qui, perché è stata già annunciata infatti la prima produzione italiana che verrà lanciata sulla piattaforma: nel 2017 arriverà Suburra, la serie che prende piede dal film in questi giorni al cinema (un’operazione analoga a quella fatta per Gomorra). Questo è tutto quello che dovete sapere su Netflix. Ma perché ne scriviamo noi, che ci occupiamo di webserie? La domanda conduce al vero punto di interesse: Netflix produce webserie? Vi diciamo perché sì e perché no. Continuate a leggere 😉
NETFLIX PRODUCE WEBSERIE? SÌ. NI. IL PARERE DI CHIARA BRESSA
Webserie o non webserie? Questo, è il problema. Le produzioni originali di Netflix vanno considerate prodotti webseriali “dall’alto”? La prima volta che mi hanno detto “House Of Cards è una webserie”, ero titubante. “Ma come? La trasmette Sky… È una serie Tv!”, dicevo. “No, è una produzione Netflix, nata per essere fruita via Internet, perché Netflix è creatore di contenuti online originali e trasmette in streaming”, mi sono sentita rispondere.
Queste somiglianze sono spiegate dal concetto di “rimediazione” (di Bolter e Grusin), ovvero la riproposta di contenuti e forme comunicative dei vecchi media, da parte dei così detti nuovi media, arricchite però dalle potenzialità del nuovo mezzo e riproposte all’interno di un diverso spazio comunicativo.
Perché le serie di Netflix sono teoricamente considerabili webserie? Perché Netflix è la dimostrazione, ora tangibile anche in Italia, della profonda convergenza in atto da anni e che sta portando a non considerare più il Web come un medium di serie B, né come un competitor della televisione, ma come un produttore di contenuti validi, di alta qualità e fruibili ovunque, in qualsiasi momento, con un qualsiasi dispositivo. Inoltre, chi può negare la possibilità che ad esempio “Suburra”, che sarà la prima produzione italiana targata Netflix, non incarni anche qualche caratteristica più Web e proponga ad esempio una narrazione transmediale attraverso Twitter?
Netflix non cambierà il panorama webseriale italiano, ma è la prova che è panorama dell’intrattenimento che sta cambiando; Web e Tv stanno andando verso un unico punto d’incontro, che forse farà morire il termine webserie e si parlerà indistintamente di serie senza differenziazione di mezzo e, pian piano, si verrà a creare una situazione che vedrà da un lato le (web)serie “dall’alto”, dell’industria, come quelle di Netflix e di altri colossi dell’intrattenimento, mentre dall’altro lato continueranno a esserci le (web)serie “dal basso”, quelle degli indipendenti, divulgate attraverso YouTube, Vimeo, Facebook e via dicendo, che a quel punto, forse, cercheranno di farsi notare da Netflix e da quell’industria di webserie “dall’alto” che sembra si stia creando.
NETFLIX PRODUCE WEBSERIE? NO. IL PARERE DI FEDERICO MULAS.
L’arrivo di Netflix in Italia muterà il panorama italiano delle webserie? Questa è la domanda che ovviamente sta maggiormente a cuore a noi osservatori di questo fenomeno. Secondo la mia personale opinione, purtroppo, non cambierà molto, soprattutto se guardiamo il panorama italiano a breve/medio periodo. La produzione italiana di webserie, parlo più che altro di quella autonoma, maggiormente affine alla cultura grassroot, e Netflix sono destinati a viaggiare su binari paralleli per molto tempo.
Netflix di fatto è certamente una piattaforma di distribuzione e fruizione online di contenuti seriali, ma a mio parere è molto complicato considerare i suoi prodotti delle serie web. Se da un lato è certamente vero che la piattaforma è costruita per abbattere la classica idea del palinsesto televisivo, distribuendo la totalità degli episodi in un solo momento e permettendo allo spettatore di fruirli secondo la propria temporalità, è pur vero che questi stessi prodotti sono costruiti su logiche puramente televisive.
E tutto questo è confermato anche dal fatto che numerose serie Netflix fuori dagli States sono state distribuite su normali canali televisivi: in Italia è lampante il caso di House of Cards, uno dei fiori all’occhiello di Sky Atlantic, o di Orange is the new black, in mano alla concorrenza Mediaset. In entrambi i casi il prodotto non ne esce minimamente mutato agli occhi dello spettatore, sia che lo guardi su una piattaforma di distribuzione in streaming, sia che lo guardi sulla televisione.
A questo punto resta da chiedersi se abbia ancora senso parlare di Serie Tv, e la risposta è ovviamente negativa: come ci dimostra il caso di Netflix la serialità ha ormai raggiunto un carattere puramente transmediale, diventando indipendente dal supporto di distribuzione. Quello che hanno fatto le webserie fin dalla loro nascita in poi è stato quello di smontare il canone stesso di serialità e di ricostruirlo in modi nuovi, perfettamente aderenti alle nuove possibilità di comunicazioni offerte dallo stesso web.
Una serie web deve per forza di cose costituirsi come prodotto autonomo e riconoscibile, distaccandosi dalla comune e assolutamente insufficiente definizione di “prodotto seriale distribuito sulla rete”. Ed è per questo che Netflix difficilmente potrà influire sulla scena webseriale, almeno finché manterrà questo aspetto troppo ibrido. La scena cambierebbe drasticamente nel momento in cui decidesse di aprire alla distribuzione autonoma di prodotti, ma anche in quel caso la piattaforma dovrebbe essere abile a rispondere alle esigenze dei creatori stessi, che possono variare in maniera esponenziale: dalla richiesta di maggiore interazione con lo spettatore anche solo con la possibilità di commentare e condividere l’episodio, fino ad arrivare a vere e proprie serie interattive e a prodotti user generated. Ma difficilmente sarà un percorso breve e semplice.
COME VEDETE, QUI A WORLD WIDE WEBSERIE, ABBIAMO PARERI DIVERSI. VOI COSA NE PENSATE? LE PRODUZIONI DI NETFLIX, POSSONO ESSERE CONSIDERATE WEBSERIE? DITECI IL VOSTRO PUNTO DI VISTA!
Chiara Bressa,
@Chiara Bressa
@Feda_3