Mercoledì, 02 febbraio 2016
Ideata da italiani, prodotta da italiani, incentrata su personaggi italiani ma interamente girata a Londra: questo il succo di LADS, una webserie, appunto, italiana ma ambientata interamente nella “capitale d’Europa”.
Cosa fanno due giovani compatrioti a Londra? Ripensano a casa loro, cercano di sopravvivere alla malinconia e girano una webserie dedicata a chi sta messo come loro. Questo è il progetto messo in piedi da Francesco Biondi e Lorenzo Antico con il marchio LADS (che tradotto dall’urban dictionary suona come “ragazzotti”). Una webserie girata interamente nella capitale inglese e che ha fatto subito presa sui giovani emigrati come loro.
LADS, infatti, racconta in pillole da due, tre minuti degli aspetti della vita inglese di Francesco e Lorenzo, che hanno lasciato l’Italia per cercare fortuna e lavoro nel proprio campo a Londra. Storie come queste ce ne sono a migliaia e infatti bastano poche parole per trovare subito l’empatia del possibile lad in ascolto: per fare un esempio, la puntata di Natale è carica della triste malinconia di un giovane che chiama sua madre per farle gli auguri e che un po’ se la racconta, fingendo di non sentire la mancanza di casa e del clima nostrano perché “a Londra c’è un sacco da fare a Natale”.
La semplicità è l’arma prediletta di una webserie composta da dodici pillole e cui si abbinano degli Special Short Form Videos che approfondiscono quanto affrontato nella serie. Chiaramente, a risaltare nelle riprese non è solo l’aspetto triste e un po’ accidioso di questi due italiani a Londra, ma è anche la città stessa: luoghi simbolo di una city dipinta come “una metropoli ricca di diversità, di forte concorrenza e giusta democrazia”, e qualche dettaglio per rendere l’idea dell’integrazione in corso, come l’utilizzo nei dialoghi di parole inglesi, che come ogni esule sa finisco per entrare per forza di cose nel parlato comune, anche quando si parla in italiano.
Il punto focale di LADS è sì il racconto della velata tristezza e nostalgia dei due italiani, ma anche la reiterazione della scelta presa, quella di cambiare completamente paese, cultura e ritmi per cercare di mettere la testa a posto, trovare un lavoro che altrimenti in Italia difficilmente avrebbero e costruirsi così una possibilità per il futuro.
Tutto questo dà una sua unicità e soprattutto utilità alla serie, che non dubitiamo possa trovare molti sostenitori, magari pronti a condividere la propria esperienza con il duo italiano che ha deciso di prendere la propria malinconia o semplicemente le proprie idee sugli italiani a Londra, e farne una webserie.
Se volete contattarli, saperne di più o semplicemente seguire il proseguo della serie, vi invitiamo a visitare la loro pagina facebook ufficiale (QUI).