Mercoledì, 09 marzo 2016
Nel 2012 la Capcom, tra le più grandi software house mondiali, ha concesso a due giovani i diritti per continuare a realizzare contenuti fan-made, dopo aver visto il loro cortometraggio Street Fighter: Legacy. Da allora la collaborazione è andata avanti e il 15 marzo uscirà la webserie Street Fighter: Resurrection.
Nel mondo webseriale, negli anni in cui la qualità è a portata di mano, stanno proliferando contenuti fan-made basati su popolarissimi videogiochi, manga e anime, che spesso sono anche migliori dei prodotti “ufficiali”: ogni riferimento al paragone tra i fandom di Dragon Ball e il film Dragon Ball Evolution è puramente voluto. Ma un altro brand che affascina da sempre i cinefili con le possibilità e la voglia di mettersi sotto a tributare i propri idoli, è quello di Street Fighter.
Breve storia dei live action dedicati a Ryu e Ken: nel 2012 la Streetlight Films, cioè Joey Ansah (attore conosciuto per il ruolo in The Bourne Ultimatum) e Christian Howard, realizzano il cortometraggio Street Fighter: Legacy. Al Comic-Con di San Diego dello stesso anno, la Capcom lo apprezza e gli concede i diritti per andare avanti. Nel 2014, dopo una campagna di crowdfunding, arriva Street Fighter: Assassin’s Fist e anche questa volta la Capcom non resta indifferente; porta il progetto sul portale Machinima.com, per poi farne una versione televisiva e un’edizione Blu-Ray/DVD. Il tutto ha un discreto successo e così la Capcom decide di fare il decisivo passo avanti: alla fine della Capcom Cup del 2015, il produttore esecutivo Yoshinori Ono annuncia di aver iniziato una partnership con i creatori di Assassin’s Fist e Machinima per creare una nuova branded web series. Il risultato è Street Fighter: Resurrection.
La vicenda, narrata in quattro episodi, si ambienta un decennio dopo i fatti della precedente serie, che era incentrata sulle origini del Pugno Assassino, l’Ansatsuken, fino ad arrivare ai protagonisti della serie, Ryu e Ken. Resurrection porta alla ribalta un altro personaggio iconico, Charlie Nash (che è interpretato da Alain Moussi) che prenderà di mira i due Street Fighters; una missione, un piano da smascherare e il cartello Shandaloo che punta alla supremazia globale. Intrigante, no?
Street Fighter V: Resurrection offre, come se fosse davvero necessaria a questo punto, un’altra prova di quanto il panorama cinematografico amatoriale, ma anche webseriale, riescano a infiltrarsi al meglio nelle realtà da cui prendono spunto. La collaborazione con Capcom, una software house che finanzia la produzione di un contenuto fandom collegato a un suo prodotto di entertainment, fa sì che questa sia a tutti gli effetti una webserie brandizzata che può veramente appassionare, perché il bacino di utenza è composto da milioni e milioni di fan, sicuramente interessati. Progetti del genere, potenzialmente, possono partire in sordina con un cortometraggio nel 2012 e finire, chissà, con un lungometraggio…
Intanto l’appuntamento con Ryu e Ken è fissato per settimana prossima, il 15 marzo 2016. Prima di farvi godere l’esaltante trailer, resta solo una cosa da dire: HADOKEN!