Venerdì 13 maggio 2016
Occhi al cielo, la serie web che ironizza sul mondo della parrocchia, ci riprova con una seconda stagione, grazie ad una riuscita campagna di crowdfunding.
Non so perché, ma parlare di crowdfunding legato ad una webserie ambientata in una parrocchia, mi mette in testa la situazione delle offerte della messa della domenica mattina, ma in versione 2.0. Va beh, deliri personali a parte concentriamoci su questa seconda stagione di Occhi al cielo.
Per coloro che non conoscessero la serie, Occhi al cielo è un progetto che nasce dalle ceneri di una sitcom televisiva ordinata da Tv2000 (l’emittente della CEI, per intenderci), ma mai effettivamente prodotta. Il progetto fu poi riconvertito in serie web, con una formula abbastanza nota a tutti.
Ad un primo sguardo sembrerà infatti di vedere Camera Cafè, ma ambientato in una parrocchia, con la statua di San Giuseppe Lavoratore a sostituire la macchinetta del caffè. Tra l’altro uno degli interpreti, Roberto Accornero, qui nei panni dell’economo catto-comunista Palmiro, è stato anche il temibile Guido Gheller nella serie andata in onda sulle reti Mediaset.
Con lui Stefano Dell’Accio, che interpreta Don Paolo, nuovo parroco spaesato, alle prese con un nutrito gruppo di personaggi più o meno bizzarri e caricaturali: Tatiana Allit è Carmen, perpetua brasiliana sulla trentina, tutta samba e Copacabana; Toni Mazzara è Beppe il sacrista, più ultras del Toro che credente devoto; Paola Roman è Adele, la catechista zitella, bisbetica, e un po’ bigotta; Marco Morellini è il vescovo, più spaesato del parroco; Guendalina Tambellini è Francy, la nipote adolescente di Don Paolo; Omar Ramero è Simone, il capo scout più nerd del creato, con un debole per Dexter (il serial killer dell’omonima serie); Olivia Buttafarro è Suor Pia, l’unica suora piacente della diocesi, Claudio Sterpone, è Padre Tyson, un frate cappuccino con l’attitudine a regolare i contenziosi sul ring.
Il format non brilla per originalità, ma la prima stagione (distribuita nel 2014) ha riscosso un discreto successo, anche grazie a una campagna di crowdfunding che ne ha permesso il finanziamento completo. E allora perché non riprovarci?
Occhi al cielo si è quindi riproposta su produzionidalbasso.com, risultando ad oggi completamente finanziata (poco più di 6000 euro raccolti), anche se l’obiettivo inizialmente prefissato sembra essere stato ritoccato verso il basso. La produzione prevede la realizzazione di 15 puntate di breve durata, attorno ai due minuti, nel pieno stile Camera Cafè: intrattenimento breve, leggero, e con tanta voglia di prendere in giro bonariamente il mondo della parrocchia.
Occhi al cielo si è quindi riproposta su produzionidalbasso.com, risultando ad oggi completamente finanziata (poco più di 6000 euro raccolti), anche se l’obiettivo inizialmente prefissato sembra essere stato ritoccato verso il basso. La produzione prevede la realizzazione di 15 puntate di breve durata, attorno ai due minuti, nel pieno stile Camera Cafè: intrattenimento breve, leggero, e con tanta voglia di prendere in giro bonariamente il mondo della parrocchia.
Questa seconda stagione, dunque, s’ha da fare!