Mercoledì, 24 febbraio 2016
Che la webserialità vada molto di moda, è un fatto ormai conclamato e il nostro compito, qui a World Wide Webserie, è anche quello di tenere monitorata la situazione e la sua magnitudo. Un interessante esempio lo offre Fear The Walking Dead: Flight 462.
Sull’onda dell’enorme successo che ha avuto la serie tv The Walking Dead, basata sull’omonimo fumetto di Robert Kirkman, la rete televisiva statunitense AMC ha deciso, lo scorso anno, di lanciare uno spin off che ritornasse alle origini del mondo zombie come lo conosciamo attraverso le vicende di Rick, Glenn, Daryl e compagnia. Fear The Walking Dead è andata in onda con sei episodi nell’autunno del 2015 ed è stato riconfermata per una seconda stagione.
Ma la AMC non si è fermata qui: ad accompagnare la serie spin off, temporalizzata all’inizio dell’apocalisse zombie cui ormai abbiamo fatto l’abitudine, è stata rilasciata anche una webserie, dal titolo Fear The Walking Dead: Flight 462. Come il titolo lascia intuire, è ambientata su un volo di linea, uno degli ultimi che hanno lasciato terra prima che il contagio raggiungesse livelli critici. Su questo volo si trovano Jake, Charlie, altri passeggeri e le hostess, alle prese – sfortuna delle sfortune – con un contagio proprio a bordo dell’aereo. Uno di questi personaggi, tra l’altro, entrerà a pieno regime nel cast della seconda stagione di Fear The Walking Dead.
La televisione, ma anche il cinema, ci sta abituando a questo genere di operazioni: vi abbiamo parlato di Heroes Reborn: Dark Matter, la webserie della NBC che ha lanciato il reboot di Heroes Reborn e in quello stesso articolo (che potete rileggere QUI) si accennava anche al progetto Before the Planet of The Apes, una serie di tre brevi cortometraggi (ma si possono definire anche webisodi) che hanno fatto da ponte tra i due film de Il Pianeta delle Scimmie, di recente uscita. Questo per sottolineare come la volontà di creare prodotti e spargerli attraverso vari media, stia diventando una prassi apprezzata sia da chi fa che da chi fruisce.
La televisione, ma anche il cinema, ci sta abituando a questo genere di operazioni: vi abbiamo parlato di Heroes Reborn: Dark Matter, la webserie della NBC che ha lanciato il reboot di Heroes Reborn e in quello stesso articolo (che potete rileggere QUI) si accennava anche al progetto Before the Planet of The Apes, una serie di tre brevi cortometraggi (ma si possono definire anche webisodi) che hanno fatto da ponte tra i due film de Il Pianeta delle Scimmie, di recente uscita. Questo per sottolineare come la volontà di creare prodotti e spargerli attraverso vari media, stia diventando una prassi apprezzata sia da chi fa che da chi fruisce.
Tornando a Flight 462, consta di 16 episodi di pochi minuti, ma il punto veramente interessante da analizzare qui è un altro: questi mini-episodi, infatti, sono inizialmente stati trasmessa sul sito della AMC, durante la season finale di Fear The Walking Dead, mentre il resto della stagione è stata prima caricata sul sito la domenica e poi trasmessa nelle pause pubblicitarie della sesta stagione di The Walking Dead. Tutto questo spinge a una fondamentale riflessione: Flight 462 è una webserie?
Difficile dare una risposta chiara e secca. Dipende da che punto di vista la si osserva. Due sono gli approcci: il primo la considera una webserie tout-court, scritta per il web e pubblicizzata successivamente tramite un canale televisivo; in questo caso l’intento della AMC sarebbe stato quello di sfruttare il mezzo televisivo e quel tipo di formato per rimandare al proprio sito web e ai suoi contenuti: crossmedialità al potere.
Difficile dare una risposta chiara e secca. Dipende da che punto di vista la si osserva. Due sono gli approcci: il primo la considera una webserie tout-court, scritta per il web e pubblicizzata successivamente tramite un canale televisivo; in questo caso l’intento della AMC sarebbe stato quello di sfruttare il mezzo televisivo e quel tipo di formato per rimandare al proprio sito web e ai suoi contenuti: crossmedialità al potere.
Oppure la si può vedere in un altro modo: sulla locandina che potete vedere anche qui sopra, Flight 462 è chiaramente indicata come mini-serie, mentre la notizia di lancio, IMDB e i portali che hanno riportato news e informazioni sul progetto, l’hanno etichettata come webserie. Differenza profondissima, ovviamente: se la consideriamo mini-serie e consideriamo il tempo che intercorre tra la messa online e la trasmissione pubblicitaria, ci si potrebbe domandare se in realtà non si sia fatto un pastrocchio di formati ed etichette e se, in realtà, delle caratteristiche della webserie Flight 462 abbia poco o niente. Da un certo punto di vista, per esempio, lo spezzettamento dell’episodio usato per trasmetterlo nelle pause di un altro episodio, distrugge uno dei concetti di webserie; la sua logica figlia dell’ego-casting e della possibilità, da parte dell’utente, di accedere ai contenuti come e quando vuole.
Quindi, come concludere? Webserie o mini-serie? Probabilmente la difficoltà nello stabilirlo con certezza, è dovuta alla lacunosità che alcune professionalità ancora hanno quando approcciano l’argomento webserie. L’operazione di marketing dello spot pubblicitario utile a rimandare al sito, sarebbe una trovata in linea con il mondo webseriale, così come la breve durata degli episodi e la loro trasmissione prima online, ma certi elementi non fanno ben capire come stiano davvero le cose.
Esageriamo dite? Già, forse dovremmo solo goderci gli zombie su un aereo.