Giovedì, 28 gennaio 2016
Il 18 dicembre 2015, presso La Sapienza, si è tenuto un convegno che ha visto accademici e film-maker, fianco a fianco, parlare della webserialità italiana.
Il 2016 ha già visto partire diversi progetti webseriali inediti, ha visto la messa online di seconde stagioni e si respira un’aria di continuo fermento e innovazione in materia di webserie. Sembra prospettarsi un anno pieno per le webserie nostrane, fatto di maggior presa in considerazione e di un sempre più approfondito studio accademico. Tutto ciò è dimostrato per esempio dalla decretazione dei tre finalisti de “La bottega delle webserie” del Premio Solinas, il cui vincitore otterrà 45.000 Euro (messe a disposizione da Rai Fiction) per produrre sei puntate di una webserie. Altra prova di una sempre maggior considerazione dello strumento webseriale a fini comunicativi, è data dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimetari e Forestali che, insieme a Crea Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, ha deciso di sensibilizzare il pubblico sul tema di una corretta alimentazione proprio attraverso un’ironica webserie di 63 puntate, intitolata Sapermangiare.
Infine, l’aspetto che forse più di tutti dimostra come il fenomeno delle webserie abbia ormai imboccato una via solida, che non lo porterà alla morte, ma anzi lo concretizzerà sempre di più, è il crescente interesse nei confronti delle webserie da parte delle realtà accademiche che, non più in maniera sporadica e frammentata, si interessano a tutti gli aspetti della webserialità. Fare webserie non è più un gioco, qualcosa visto come un semplice “boh, proviamo a vedere cosa succede“, ma inizia a essere considerato sempre più come una vera professione.
Di tutti questi cambiamenti e di questo interesse accademico, si è parlato lo scorso 18 dicembre 2015 presso la sede di Lettere e Filosofia (DASS), dell’Università La Sapienza, dove si è svolto un convegno che ha riunito filmmaker di diverse parti d’Italia, accademici e studiosi della realtà audiovisiva webnativa.
In attesa di marzo quando, sempre presso La Sapienza, partirà un corso universitario dedicato alla webserie e ai prodotti digitali, all’incontro di dicembre sono state tirate le somme di questa webserialità italiana che cerca di farsi spazio nel web, “un luogo insidioso, ma generoso“, ricco di possibilità. In quell’occasione, sono intervenuti Riccardo Milanesi (L’Altra, Fable Girls, Aequilibrium – un alternate reality game – e la recentissima rivisitazione webseriale di Canto di Natale, riproposta in versione smart-series), Luca Vecchi (The Pills), Francesca Detti e Alessandro Izzo de I Licaoni, I Casa Surace, Gli Zero, Maurizio Montesi e Matteo Kaffer (registi della webserie di successo “Esami”), Ivan Silvestrini (Stuck, Under the series), Tommaso Renzoni (autore della webserie Lontana da me) e Roberto Venturini, creatore di Tutte le ragazze con una certa cultura. Alla discussione hanno preso parte anche Federico Bagnoli Rossi (Fapav), che ricordando il concorso “Il Protagonista 2.0“, ha ribadito l’impatto mediatico delle webserie sull’ambito culturale, e Stefano Zuliani (autore di “Netflix in Italia e il Big bang di cinema e tv”) “che ha illustrato come, l’avvento di nuove piattaforme, modificherà il mercato della produzione audiovisiva, ma non necessariamente a discapito della produzione nazionale“.
A moderare quel convegno, che ha visto fianco a fianco accademici e film-maker parlare della webserialità italiana e del suo futuro, erano presenti Saverio Raimondo, Janet De Nardis (Direttore Artistico del Roma Web Fest), e Mauro Di Donato e Andrea Minuz, docenti di Linguaggio e Tecniche del Cinema.
Di seguito, vi lasciamo al trailer e al video dell’incontro del 18 dicembre.
Chiara Bressa,
World Wide Webserie / About Me
@Chiara Bressa