Giovedì, 1 ottobre 2015
Il 24 settembre 2015 è iniziata Heroes Reborn, una serie tv della NBC che segue quella terminata nel 2010. Ad accompagnare il lancio della serie, c’è una webserie, Heroes Reborn: Dark Matters.
In questa seconda parte di 2015 vi stiamo dando notizia dei vari festival sparsi per il mondo, dalla Korea del Sud al Brasile, che si dedicano con particolare attenzione al prodotto webserie. Tuttavia sappiamo che questo campo ormai non è più appannaggio degli amatori cinematografici, ma è stato fatto proprio anche dalle grandi case di produzione e distribuzione.
Ne abbiamo qui un altro esempio, molto interessante. La serie tv Heroes ha goduto, tra il 2006 e il 2011, di un discreto successo e, nel periodo storico in cui remake e reboot sono parole chiave, era inevitabile che se ne tornasse a parlare anche in tempi brevi. Dopo cinque anni, infatti, il 24 settembre 2015 è iniziata la nuova serie ideata da Tim Kring e prodotta dalla NBC, Heroes Reborn.
Nuovi e vecchi volti riuniti in una nuova serie che, come da dichiarazioni, è un reboot/sequel di quella del 2010. La storia, infatti, ripartirà tre anni dopo gli ultimi avvenimenti di Central Park, con Claire Bennet (Hayden Panettiere) a mostrarsi al mondo coi suoi poteri. I tre anni di salto temporale che mancano, tuttavia, non sono andati persi ma sono diventati una webserie rilasciata tra luglio e agosto 2015 dalla stessa NBC (ma con delle georestrizioni che escludono anche l’Italia) sotto il titolo di Heroes Reborn: Dark Matters.
La webserie, che consta di sei episodi e annovera tra i protagonisti anche i volti della serie stessa, si concentra sulla nuova vita da EVO (Evolved Humans) di una ragazza, Phoebe, in grado di controllare la luce e l’oscurità. Nel brave new world iniziato dopo i fatti del 2010, gli EVO sono braccati e registrati, con tecniche che richiamano altre forme storiche di segregazione e odio.
Oltre a fornire un puntuale recap degli avvenimenti passati, con riferimenti che i fan più accaniti non potranno non cogliere, Dark Matters è il lancio perfetto per entrare nelle nuove vicende e lo fa mantenendo gli stilemi della serie originale: le prime puntate della serie tv, dopo aver visto la webserie, appaiono più chiare, dense e soddisfacenti. Interessante è anche la regia: sul percorso tracciato da film come The Blair Witch Project e Chronicles, le vicende di Phoebe e Quentin sono vissute tutte tramite registrazioni di una videocamera tenuta da loro, o dalle immagini della sicurezza, un modo per darci l’illusione di veridicità e dare alla storia un tono documentaristico.
(il logo usato da Hero_Truther, che i fan non tarderanno a smascherare)
Inoltre (ed è questo il discorso che interessa di più a noi) questa webserie conferma come spesso sia il cinema che le serie tv, optino per la transmedialità dei propri prodotti: Dark Matters non è uno spin-off, ma funge da vero e proprio collante tra la vecchia serie e il reboot, colmando la lacuna temporale tra le due. Un’operazione simile è stata fatta per il reboot della saga cinematografica de Il Pianeta delle Scimmie: tra Rise of the Planet of the Apes (2011) e Dawn of the Planet of the Apes (2014) sono stati rilasciati tre cortometraggi sotto il nome di Before the Planet of The Apes che riempiono gli anni di vuoto tra i setting dei due film.
Ancora una volta, quindi, il prodotto webseriale conquista dignità e risonanza, proposto al pubblico non solo come “zuccherino” di un prodotto in questo caso televisivo, ma come parte fondamentale dell’esperienza visiva e conoscitiva della serie Heroes. Svolge tre funzioni: ricapitola, prepara e, ne siamo certi, fa venire l’acquolina in bocca ai fan.
Cristiano Bolla,